“Attorno a Roma l’aspetto della campagna ha qualcosa di ben
particolare: è un deserto senza dubbio poiché non ci sono né alberi né
case, ma la terra è coperta di piante naturali che un’energica
vegetazione rinnova senza tregua. Queste piante s’infiltrano
nelle tombe, adornano le rovine e appaiono là per ornare i morti.
Si direbbe che da quando i Cincinnati non guidano più l’aratro,
che solcava il suo grembo, la natura orgogliosa abbia rifiutato tutti i lavori dell’uomo”